Il 30 novembre 1943, l’Ordinanza di Polizia n. 5, firmata dal ministro dell’Interno Guido Buffarini Guidi, ordinò l’arresto degli ebrei presenti sul territorio della Repubblica Sociale Italiana.
Nell’ottantesimo anniversario, la Fondazione CDEC ha organizzato, presso l’Auditorium del Memoriale della Shoah di Milano, un convegno scientifico con lo scopo di far conoscere, comprendere e ricordare quella vicenda, nonché di sollecitare la sua necessaria inclusione nel ‘calendario civile nazionale’.
Un luogo simbolo, dato che molte delle vittime dell’ordinanza partirono proprio dal famigerato binario 21 della Stazione centrale di Milano per Auschwitz-Birkenau (convogli del 6 dicembre 1943 e del 30 gennaio 1944) o per i campi di Fossoli e Bolzano, anticamera della deportazione nei lager.
L’ordinanza disponeva il concentramento degli arrestati in campi provinciali e successivamente in campi di raccolta speciali, il sequestro dei loro beni, la “speciale sorveglianza” della polizia su quelle persone che, in base alla normativa del 1938 sui nati da unioni “razzialmente miste”, erano state classificate “di razza ariana”. Gli ebrei, da chiunque fossero stati arrestati, furono deportati da tedeschi nel centro di sterminio di massa di Auschwitz-Birkenau. Gli arresti precedentemente effettuati dalla polizia tedesca in varie città (a Roma il 16 ottobre) avevano fruito dell’ausilio organizzativo di questure e milizie fasciste. Il 30 novembre 1943 segna pertanto la data ufficiale della collaborazione del fascismo e di Mussolini al tragico capitolo della Shoah in Italia.