Postmemoria (Postmemory), termine coniato dalla professoressa Marianne Hirsch della Columbia University, descrive la relazione che la “generazione dopo” (the generation after) condivide con il trauma personale, collettivo e culturale di coloro che hanno sperimentato personalmente esperienze che chi è venuto “dopo” “ricorda” solo attraverso storie, immagini e comportamenti. Ma queste esperienze sono state trasmesse così profondamente da arrivare a costituire memorie di per se stesse. Sono eventi accaduti nel passato, i cui effetti continuano nel presente, mediati attraverso la ricostruzione narrativa (derivata dall’ascolto dei testimoni), la proiezione e l’immaginazione personale.

Anche quest’anno abbiamo fatto memoria: “Oggi siamo qui per fare memoria”, avrebbe detto Piero Terracina, che è stato presenza lieve e impalpabile, eppure percepibile nei nostri incontri, che il perdurare di un’epidemia malefica non è riuscito a fermare. Ma cosa significa oggi e perché proprio memoria della Shoah, quella memoria che spesso viene scritta con la M maiuscola, a sottolinearne l’eccezionalità? Perché ci riguarda e ci coinvolge e rappresenta una ferita tanto grande da dover essere ricordata per legge?

Certamente riguarda personalmente chi di noi è figlio di coloro che, pur essendo stati vittime delle persecuzioni, si sono salvati, ed è quindi direttamente depositario di postmemoria, ma ci riguarda ancor di più come cittadini italiani e soprattutto europei.

Proprio in questo ruolo, insieme, anche quest’anno facendo squadra, abbiamo raccolto il testimone di Piero,  per “coloro che verranno”, per contrastare pregiudizi, intolleranza e falsità e,  ancora usando le sue parole, “non dare retta ai falsi duci”.  Per costruire un mondo migliore sul nostro pianeta che non dobbiamo dimenticarci di salvaguardare, anche solo spegnendo le videocamere dei nostri dispositivi, quando non dobbiamo parlare, perché così si limitano sensibilmente le emissioni di CO2!

M. Hirsch, The Generation of Postmemory: Writing and Visual Culture After the Holocaust (Columbia University Press, 2012)